Chi sono


C'è un grande vuoto intorno a Maria Adelaide Gallo, non una pedana luminosa ma la sicurezza di un taxi nella notte, con l'auto e con lei ci si sente tranquilli come chi si è imbarcato in un impresa, per essere “Normale”, predisposta con ogni cura e che si deve solo eseguire.


Tutti vogliono sempre parlare sul serio e Maria Adelaide spesso si sente “Una Fessa”, seduta in mezzo ad un circolo di ispirati. 


Dopo un po' lei si scoccia di parlare sul serio e divaga e sorride come una bella giornata di sole, uscita fuori all'improvviso... 
Ha torto?... Ha ragione?... Chissà... e questa è la scommessa!
Sembra che la storia di Maria Adelaide sia piena di misteri primari e secondari che si inseguono e si intrecciano scambiandosi le funzioni, con un ritmo sempre più incalzante, in un labirinto di cose tenute sempre volontariamente nascoste... 
Che sia una serie di “Omissis”? No, niente di tutto questo, Maria Adelaide è stata anche attrice e doppiatrice, è semplicemente una voce... Una “Voce Umana” alla Jean Cocteau, ceduta in prestito alla scrittura e alla Poesia in modo particolare.
Per lei la Poesia è un Idealismo congenito. Il contrario del senso comune con cui la borghesia ama intridersi. La Poesia come un “nonsense” ironico, che serve a correggere l'idealismo tartufesco di tanti predicatori di virtù. 
Maria Adelaide non si fida del senso comune, non vuole tradurre i versi in filosofia, non vuole ingabbiarli in un'astrazione... Li lascia liberi di volare, di raggiungere inquieti ma felici la loro destinazione. Per lei la Poesia non appartiene a chi la scrive, ma a chi inconsciamente la usa, perché a lui è destinata. Si augura però che l'uso sia onesto e dia succosi frutti.
La Poesia è l'unico fidanzato di Maria Adelaide e lei crede che il Cielo benedica la sua scelta. Per lei la Poesia è come la Musica, i versi, come le note, non offrono concetti, ma sensibili emozioni. Con la Poesia, come con la Musica, si può attingere alla Celestialità di “Un'altra Dimensione”, ma è necessaria quella disponibilità che induce a compiere uno sforzo sublime e riservato e intimo verso l'Alto. 
Il blog che nasce...
I versi, per lei, sono l'abito bianco lungo con i pizzi austeri e senza fronzoli o nastri, che le Principesse di Siciliana Memoria facevano indossare ai loro primogeniti il giorno del Battesimo, come simbolo di una nuova purificata vita.
Spesso Maria Adelaide si identifica con i pittori di Icone, non firmando, ma improvvisando e donando i propri versi.
Come i pittori di Icone anche lei si rifugia volontariamente nell'anonimato, in quanto, come loro, dipinge le idee unicamente per donarle al Cielo e ai cuori.
La Poesia la vive, come un'immagine in una nicchia, sempre presente, nell'altare di una cattedrale, ma, solo i sensibili riescono a vederla ed apprezzarla nel tempo.
Tanto lontano nel tempo, come presente vivo senza tempo.
Per i curiosi: Maria Adelaide Gallo è una nomade senza tempo e senza età, ama il mare e le montagne forti e solitarie, e non ama la terraferma. Adora le isole e spesso si sente come “Un'umana Isola nell'Isola”.
É nata comunque in un particolare 19 di uno stravagante, seppure anonimo e freddo, febbraio... l'anno e il luogo di nascita decidetelo voi... 
E questo può bastare! 
Grazie!

Maria Adelaide Gallo





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