Preghiera
di una single per vocazione.
Salve,
buonasera, ci vediamo, ti vengo a prendere ...
Quanto
la fate lunga! Se avete qualcosa da dire, ditelo subito o tacete per
sempre. Stop! Basta parole. Basta, andatevene!
Voglio
restare sola e mettermi a leggere!
Leggere poi è una stravaganza per
me... perché mi stanco subito, mi viene il mal di testa e a parte un
po' di Vite dei Santi e qualche opuscolo ecclesiastico, dono
di Don Peppino, e Cuore e i Promessi Sposi in edizione
purgata e ridotta, non ho mai letto volentieri niente.
Io,
che esisteva una Monaca di Monza e con i baffi addirittura... e con i
capelli rossi infuocati, l'ho saputo solo un paio di anni fa dal
telesceneggiato col trio Lopez – Marchesini - Biscardi...
Figurarsi!
Mi
hanno dato un diploma chiudendo un occhio un po' qua e un po' là.
In
fondo servo a dare coraggio agli afflitti e a dimostrare dove si può
arrivare con la forza della fede, un po' di memoria e con l'aiuto del
tenente dei carabinieri!
Questa
mia casetta è l'ideale rifugio per una come me, dove allevare
perfino qualche gatto bastardino, con tutto l'indispensabile per il
cibo, il sonno e la pulizia personale. C'è persino il televisorino.
La mia casa è una manna dal cielo.
Sono
nata disgraziata, ma con il passare degli anni sono riuscita a non
schiattare, a rinsavire e a mettermi nelle mani del Signore.
Ogni
notte finisco per trovarmi umanizzata, inginocchiandomi davanti al
mio crocifisso tenuto insieme dallo scotch e appeso alla brandina. E
tutto, dopo aver sognato e pregato e ringraziato, si esaurisce con il
solito intenso formicolio doloroso... ma per fortuna passa presto!
Non
mi interessa di voi! Non mi importa della gente. La gente può ormai
ascoltarmi, sorridere, stringersi nelle spalle, trattarmi da matta!
Che importa, è tutta invidia! E più loro ingrigiscono, più io
fremo, rabbrividisco di piacere!
Insultatemi!
Avanti! Insultatemi! Ed io sarò bella, sempre di più! Sempre di
più!
Fa
che venga un po' di buio. Fa un po' più di buio, Signore, ti
supplico! Ho voglia di preghiera, di cielo, di buio, di Dio, di
tisane di tiglio nel bicchiere buono. Al diavolo! Al diavolo il
mondo... Che se ne vada tutto al diavolo!
Ho
bisogno solo di me. Dovrò pure trovare il modo di fuggire. Mio Dio,
sono vuota, non trovo più nulla. Sono in crisi di astinenza di
insulti... sono sfibrata!
Che
brutte palpebre ho, sarà meglio che mi vada a lavare.
Brontolo
troppo è vero, ma sono affascinata dal mio continuo borbottio
punteggiato di affermazioni stravaganti.
Ormai
i miei abiti sono i miei pensieri.
Un tocco di originalità e grazia
che voi non riuscirete mai ad ottenere, anche se voi acquistate abiti
veri che sono solo brandelli di stoffa di cotone colorati, in negozi
di lusso, che costano cinque volte i miei.
Mai
in vita mia ho fatto sogni d'amore, un sentimento ben lontano dai
miei pensieri, anche se voi, incapaci di credere che si possa vivere
senza un piccolo sprazzo di innamoramento, mi avete attribuito
relazioni amorose inventate, rivelando la vostra fragilità.
In
me l'orgoglio ferito è emozione. Non ha giocato la sua parte come su
tante donne, perché non sono affetta da grandi complessi di
inferiorità.
Avete
idee antiquate! Per voi il matrimonio... è il matrimonio, e
l'adulterio una cosa sbagliata.
Vi sposate, e poi cosa trovate, una
piccola casa vuota e polverosa da sistemare. Dovete vedervi correre
per le stanze, aggrappate all'aspirapolvere. All'improvviso si
imbizzarrisce e comincia a schizzare come una freccia e voi urlate e
chiedete aiuto.
Prendete
la caccia ad esempio. Secondo me i lavori domestici sono molto più
faticosi e rischiosi della caccia, non c'è paragone.
E poi dopo la
caccia ci davano le uova all'ora del té e ci facevano riposare per
qualche ora .. Invece dopo che hai fatto le faccende di casa... tutti
si aspettano che tu vada avanti come se non fosse successo nulla di
speciale.
Per
questo Dio non ha voluto che fossi una moglie, ma una puledra
fuggiasca.
Si
è fatto troppo tardi, ed il treno vicino alla finestra avanza nella
notte ... rivedo la mia vita senza un grande amore, né una grande
felicità... un successo tutto sommato.
Il
treno rallenta e noto nello scompartimento Parigi-Milano tre grossi
francesi dormienti e una donna piangente in piena solitudine...
sorrido... e in un attimo è mattina.
La
mattina presto la città ha un aspetto allegro e indaffarato. Una
promessa di cose deliziose che verranno, un profumo ottimista di
caffè e croissants, che non si trova altrove.
La gente accoglie il
nuovo giorno come se avesse la certezza che le piacerà. C'è
l'orchestra dei clacsons, il fischio dei vigili.
E
io?...
Io
mi unirò virtualmente a coloro che hanno passato la notte nei locali
notturni e andrò finalmente a riposare.
Inizio
a pregare: «Ave Maria, gratia
piena, dominus tecum... ».
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