mercoledì 11 aprile 2012

ricordando Lucio Dalla



Ora sono un Angelo

Ora sono un Angelo,
una palla, un Angelo Papalla
e mi chiamavano Lucio Dalla.
Dalla, dalla la palla,
chi la prenderà... ?
Occhi sgranati, di ghiaccio,
colmi di luce, senza orbite,
espressione da palla
in simil avorio,
inseguita da stecche,
su un biliardo in cattivo stato...
Che fine hai fatto Lucio Dalla... ?!
Sei ora notte precoce
su una giovinezza maldestra e solitaria.
Questo è ciò che una falsa sapienza
inutile e vuota provoca,
su una faccia tonda,
da pallore, più dura di un sasso.
Dalla, Dalla, Dalla al mondo questa palla,
per coprire nel fondo, un buco
sempre più nero e profondo...
Eppure basterebbe tanta ingenuità
per diventare e rimanere
Angelo tondo, tondo e buono
e con la gioia, giocare proprio a palla...
A palla nel Cielo e nella terra
e gridare a testa in su e...
Dalla, Dalla questa palla...
Solo così sarai un balla, balla Ballerino
di un mondo lontano e sempre più vicino.

Maria Adelaide Gallo




Una valigia di perplessità

Ora che te ne sei andato
tutti dicono che sei saggio
che porti la verità...
Quale è la tua vita nuova?!
Tu non hai più difetti...
Mamma mia che rabbia ci fai!
Chissà, chissà domani
su che cosa d'altro
metteranno le mani...
E tu, Lucio, da lassù
amaramente ancora sorriderai...
Come un altro cioccolatino
in una terra ancora straniera,
libertà e perline colorate,
ecco quello che ancora ci darai
con una valigia di perplessità.
E tu, colonna sonora,
di un sogno dipinto di realtà,
non puoi sfinirci
con questo assurdo gioco
che molti chiamano Amore!
Almeno tu, Lucio, dicci
ancora Perché...
Perché, per poter vivere
un giorno ancora con te...
con te, senza neppure sapere Perché?

Maria Adelaide Gallo




E tu Vagabondo

Aureole da Santo non ne hai
e vagabondo per il Cielo te ne vai
e a modo tuo chiedi al mondo
quel rispetto che ora dai!
Eppure, Lucio,
ti ho portato qualcosa che ti piacerà:
ecco il giornale e un
pacchetto di sigarette, le tue,
solo per te... solo per te
lo sai, ma la tua mano
è così piccola ormai
e mi sfuggirà per sempre!
Tu, Lucio, mi dirai
anche qui decido io,
i tuoi gesti, le tue parole
mi diranno che ci sei stato
e ci sarai...
E a modo tuo...
sempre tu solo deciderai
e racconterai delle
due formiche che
facevano l'amore
all'angolo di una strada oscura...
e ancora riderai
e piangerai lacrime di sogno
e vorrai tornare...
Ma tornare non potrai,
perché tu, Lucio, non sei partito mai,
e sempre sarai padrone del destino... E vai!!

Maria Adelaide Gallo




La tua è una morte viva

Ti ricordi Lucio,
di quel Cielo matto di Marzo
e di quel nostro incontro
che ti portava lontano
verso il mondo nuovo
che volevi per forza raggiungere
ad ogni costo, costi, costi, quel che costi?!
Io ti lasciai libero di andare
per farti ancora volare!
Ma tu, Lucio, avrai pure
un telefono vicino... non farci più aspettare...
dai, chiamaci ancora dai,
e noi saremo lì, solo e ancora per te!
Ora sei figlio di una stella,
di una stella sbarazzina,
mettiti una nuova maglietta
e un'altra collanina...
i tempi stanno per cambiare
e solo tu, Lucio, ora lo sai!
La tua è “Una Morte Viva”,
sorridi, e danza a tutto tondo,
sei l'ospite d'onore di quel
lungo ballo che farà per sempre tacere il mio cuore...
E tu, invece, mangerai le nuvole
e la tua fame
insieme alle tue collane
ti dovevano guarire!
E invece tu, ultimo clown cialtrone,
te ne sei volato e ci hai lasciato... !
Ma non è finita sai... E tu Ritornerai... Ritornerai!

Maria Adelaide Gallo

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