Ora
sono un Angelo
Ora
sono un Angelo,
una
palla, un Angelo Papalla
e
mi chiamavano Lucio Dalla.
Dalla,
dalla la palla,
chi
la prenderà... ?
Occhi
sgranati, di ghiaccio,
colmi
di luce, senza orbite,
espressione
da palla
in
simil avorio,
inseguita
da stecche,
su
un biliardo in cattivo stato...
Che
fine hai fatto Lucio Dalla... ?!
Sei
ora notte precoce
su
una giovinezza maldestra e solitaria.
Questo
è ciò che una falsa sapienza
inutile
e vuota provoca,
su
una faccia tonda,
da
pallore, più dura di un sasso.
Dalla,
Dalla, Dalla al mondo questa palla,
per
coprire nel fondo, un buco
sempre
più nero e profondo...
Eppure
basterebbe tanta ingenuità
per
diventare e rimanere
Angelo
tondo, tondo e buono
e
con la gioia, giocare proprio a palla...
A
palla nel Cielo e nella terra
e
gridare a testa in su e...
Dalla,
Dalla questa palla...
Solo
così sarai un balla, balla Ballerino
di
un mondo lontano e sempre più vicino.
Maria
Adelaide Gallo
Una
valigia di perplessità
Ora
che te ne sei andato
tutti
dicono che sei saggio
che
porti la verità...
Quale
è la tua vita nuova?!
Tu
non hai più difetti...
Mamma
mia che rabbia ci fai!
Chissà,
chissà domani
su
che cosa d'altro
metteranno
le mani...
E
tu, Lucio, da lassù
amaramente
ancora sorriderai...
Come
un altro cioccolatino
in
una terra ancora straniera,
libertà
e perline colorate,
ecco
quello che ancora ci darai
con
una valigia di perplessità.
E
tu, colonna sonora,
di
un sogno dipinto di realtà,
non
puoi sfinirci
con
questo assurdo gioco
che
molti chiamano Amore!
Almeno
tu, Lucio, dicci
ancora
Perché...
Perché,
per poter vivere
un
giorno ancora con te...
con
te, senza neppure sapere Perché?
Maria
Adelaide Gallo
E
tu Vagabondo
Aureole
da Santo non ne hai
e
vagabondo per il Cielo te ne vai
e
a modo tuo chiedi al mondo
quel
rispetto che ora dai!
Eppure,
Lucio,
ti
ho portato qualcosa che ti piacerà:
ecco
il giornale e un
pacchetto
di sigarette, le tue,
solo
per te... solo per te
lo
sai, ma la tua mano
è
così piccola ormai
e
mi sfuggirà per sempre!
Tu,
Lucio, mi dirai
anche
qui decido io,
i
tuoi gesti, le tue parole
mi
diranno che ci sei stato
e
ci sarai...
E
a modo tuo...
sempre
tu solo deciderai
e
racconterai delle
due
formiche che
facevano
l'amore
all'angolo
di una strada oscura...
e
ancora riderai
e
piangerai lacrime di sogno
e
vorrai tornare...
Ma
tornare non potrai,
perché
tu, Lucio, non sei partito mai,
e
sempre sarai padrone del destino... E vai!!
Maria
Adelaide Gallo
La tua è una morte viva
Ti
ricordi Lucio,
di
quel Cielo matto di Marzo
e
di quel nostro incontro
che
ti portava lontano
verso
il mondo nuovo
che
volevi per forza raggiungere
ad
ogni costo, costi, costi, quel che costi?!
Io
ti lasciai libero di andare
per
farti ancora volare!
Ma
tu, Lucio, avrai pure
un
telefono vicino... non farci più aspettare...
dai,
chiamaci ancora dai,
e
noi saremo lì, solo e ancora per te!
Ora
sei figlio di una stella,
di
una stella sbarazzina,
mettiti
una nuova maglietta
e
un'altra collanina...
i
tempi stanno per cambiare
e
solo tu, Lucio, ora lo sai!
La
tua è “Una Morte Viva”,
sorridi,
e danza a tutto tondo,
sei
l'ospite d'onore di quel
lungo
ballo che farà per sempre tacere il mio cuore...
E
tu, invece, mangerai le nuvole
e
la tua fame
insieme
alle tue collane
ti
dovevano guarire!
E
invece tu, ultimo clown cialtrone,
te
ne sei volato e ci hai lasciato... !
Ma
non è finita sai... E tu Ritornerai... Ritornerai!
Maria
Adelaide Gallo
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