lunedì 23 aprile 2012

La Poesia è un viso di donna


La Poesia è simbolicamente un viso di donna, dagli occhi di pietra lucente, poggiato su un cavallo bianco, in volo, in una prateria azzurrata e con al collo una splendente Pietra di Luna.
Non è un sogno è una visione onirica, a cui si può assistere anche da svegli e ogni volta è una forte emozione, è tutta una novità. Sembra il sogno realizzato della Sinfonia Ɲ°3 di Saint-Saëns. Vedendo e ascoltando verrebbe da scrivere: “Immenso è l'Universo”. Il mondo invece è una piccola palla di materia. E molte volte l'amore è violenza e la violenza è la prova della negatività che prende il sopravvento. É un guazzabuglio incredibile. Si deve lasciare stare l'Amore, non c'è cosa che si muova senza l'Amore. Eppure nessuno ci pensa... Ci si getta a scrivere come un vaso che trabocca. Un vaso traboccante di sensi di colpa. Non si ha voglia di decidere.
Si può essere Poeti, Musicisti o assassini, perché il rapporto tra le cose è friabile. Bisogna permettere di fare sbagli, capire e far capire di essere degli esseri umani, solo così si può non essere assassini.
John Cage
Bisogna accettare, come Jim Morrison, di essere ubriachi, e, invece di cantare, cominciare a parlare direttamente con il pubblico, e scambiare il cappello con un poliziotto e poi finalmente cantare tra la folla in delirio. Jim, il contrario di John Cage... la trasgressione e la semplicità del sorriso e tutto era Musica. E tutto era Poetica Umanità.
John ha lasciato il messaggio del sorriso. Un ultimo incantesimo che sempre ci legherà al suo ricordo.
Albert Camus
Si chiedono ancora, gli ispirati, perché possono essere considerati Poeti i musicisti, i cantautori o gli artisti da strada, quando in Italia abbiamo un Montale premio Nobel... Semplicemente, perché questi uomini veri sanno sbagliare con il Cuore e non con le simbologie dei versi. Si può essere Poeti anche se ci si lega ai ritmi della Danza, importante è dare armonia e ritmo alle emozioni. Emozioni che soprattutto la conoscenza dei Francesi riuscivano a fare vivere. Sia gli Esistenzialisti, sia i Simbolisti. Sartre, Camus, Queneau, Rimbaud, Verlaine, per citare i primi. Tutto diveniva un binocolo per mettere a fuoco orizzonti di un interesse eccezionale. Interesse indagato il più possibile con l'unico stimolo che mi assorbisse davvero: disegnare, dipingere idee e trasformarle in versi, liberi, anarchici e sognanti. Per me era creare una sorta di normalità, nell'anormalità. Per essere poeti bisognerebbe avere la forza di un gigante nel cuore e nelle mani.
Il colore intimo che un poeta vero deve avere e sopportare è pesante e quasi disumano. É come lavorare in fonderia. Forgiare, tornire i metalli-idee.
Essere Poeti, fa mettere a nudo, è come stare, per un attore, su un palcoscenico, con i fari sparati addosso: non vede nessuno davanti a sé, ma sa che, loro, il pubblico, lo vede benissimo, e allora trema, vibra, sa che in poco tempo deve raggiungere i cuori: conquistarli.
Bisogna essere lucidi e sobri per scrivere Poesie Vere, altrimenti, sotto l'effetto di altri effetti, si crede di aver scritto il sublime del sublime e si è solo accumulato carta straccia e si prova la vergogna, l'imbarazzo di non poter tornare indietro e cancellare dalla lavagna mentale una scemenza scritta in un momento di stoltezza. E per un Poeta sarebbe la fine!
Il Poeta non è un depresso, ha sì un certo lato malinconico, ma la genialità, la sorpresa, il guizzo dell'ironia deve prevalere.
La Poesia è una sorta di ingenuità che invece è dentro la natura: ma natura letta da una scienza esatta, non dalla Fisica, né dalla Matematica, ma dalla suggestione, dalle psicologie che spesso sottolineano Vissuti carichi di Paure.
Può essere il cambio tra Piacere e Dolore. E questo simbolo di rivela la grazia più grande che un'anima sensibile può concedere. Un incontro tra Follia e Santità che si traduce in una sorta di “Delirio d'Amore”. Un intrecciarsi di eventi e di ideologie molto lontano dalla sensibilità attuale, che andrebbe affrontato con l'abito dello “Storico” per valutare la portata e l'influenza sulle vicende esistenziali.
La Poesia come una bambina capricciosa...
Forte la poesia è e rimane quella piccola bambina tenera, provocatoria, capricciosa che si dovrebbe prendere per mano, per diventarne sorella veramente, e dimostrare quell'amore che è sempre stato e purtroppo sempre sarà difficile da esprimere.
Il Poeta irlandese Yeats diceva che la gloria di un uomo è definita dagli amici che ha avuto. Io aggiungerei e dai Poeti che ha letto e vissuto.
Ed è tutto qui... Grazie!


Maria Adelaide Gallo

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